di Andrea Delise
presidente parrocchiale di Ac
L’Azione Cattolica è una delle realtà presenti da molti anni nella nostra parrocchia. Ma cos’è e cosa vuol dire fare Azione Cattolica?
Prima di tutto l’AC è un’associazione di cristiani laici, che cercano di camminare assieme nel seguire il Signore. L’attenzione particolare è sulla formazione, intesa come un cammino che parte dai 6 anni e continua per tutte le età della vita. Formazione intesa nella bella immagine di “prendere la forma” di Gesù.
L’Azione Cattolica declina questo percorso ponendosi al servizio della Chiesa universale e locale, dalla parrocchia alla diocesi, sposandone in pieno il fine apostolico, nella ricerca della collaborazione con i pastori.
Tutto bene, ma in pratica? In pratica proponiamo dei cammini di gruppo più o meno per tutte le età, dai ragazzi dell’ACR (dai 6 ai 14 anni), per i quali l’ACR è anche cammino per vivere i sacramenti, passando per giovanissimi (dai 14 ai 18) e giovani fino ad arrivare agli “adultissimi” dai capelli bianchi.
Ci sono tante cose belle nell’Azione Cattolica, per esempio il fatto di aprire a una dimensione di Chiesa che va oltre la parrocchia. Anche in quest’ottica dal dicembre 2019 l’associazione della nostra comunità, storicamente molto numerosa, si è unita con l’associazione della parrocchia limitrofa di Beata Vergine delle Grazie. Lo sguardo poi, partendo dalla parrocchia, si apre alla realtà della Chiesa locale, del Paese ed internazionale. Proprio Papa Francesco all’ultima Assemblea svoltasi poche settimane fa ci ha invitati ad «aiutare la comunità ecclesiale ad essere fermento di dialogo nella società».
Un’aspetto particolare dell’AC è la sua dimensione democratica. I responsabili a tutti i livelli vengono eletti in un percorso assembleare e di partecipazione che parte dalle parrocchie, passa per le diocesi, fino ad arrivare all’assemblea nazionale, celebrata da poco. È stato un percorso assembleare non facile: avrebbe infatti dovuto tenersi in presenza un anno fa e invece si è appena concluso e a distanza. Da quest’assemblea in questo momento speciale è uscito un bel messaggio, per la Chiesa e per la nazione, che ci «incoraggia a guardare con fiducia e speranza a questa fase di ricostruzione intrapresa dal Paese. Siamo giardinieri, non padroni di un popolo numeroso». E con la cura e la pazienza dei giardinieri vi proponiamo il link qua sotto, per chi volesse leggere tutto il messaggio finale.