A spasso per il rione: C’ERA UNA VOLTA IL CINE VITTORIA

di Ferruccio Comar

Siamo alla nostra terza puntata e anche questa volta partiamo dalla farmacia Croce Verde. Accanto alla farmacia, verso la via Limitanea, non c’era ovviamente l’attuale edificio, ma una piccola costruzione (unico vano) dove aveva sede “el tabachin”. Qui allora si potevano acquistare le sigarette anche sciolte: «La me daghi 5 Alfa per favor» e la tabaccaia le avvolgeva in un pezzetto di carta e le consegnava.
Sovrastava la piccola costruzione una terrazza con delle colonnine bianche a mo’ di parapetto e confinava con una casetta a due piani (rossa) che si affacciava sulla via Sette Fontane e su via Limitanea. Al piano terra c’era un bar che per primo in zona offriva la primizia della televisione!
La terrazza di cui si parlava prima aveva una peculiarità: sulle pareti che la delimitavano (casa dalla farmacia, parete di fondo e casetta a 2 piani) c’era dipinto il golfo di Trieste, per cui chi si accomodava su una delle sedie da giardino sistemata sulla terrazza aveva l’impressione di essere molto lontano da lì!
L’incrocio tra le vie Sette Fontane, Limitanea e l’inizio di via Donadoni era davvero unico! Dove ora c’è il negozio Albanese, c’era il cine Vittoria con la sua facciata vagamente neoclassica (un po’ arretrato rispetto all’attuale edificio) ed un grande cancello alla sinistra (Sette Fontane) che dava accesso ad un vialetto alberato (ippocastani) che portava all’ampio spazio interno, dove d’estate funzionava il cinema all’aperto.
Il cinema Vittoria era una costruzione limitata al piano terra che si allungava sulla via Donadoni con le sue 4 uscite di sicurezza e dove la maschera Ciro faceva buona guardia affinché i ragazzini durante l’intervallo dei film — quando si aprivano le porte per arieggiare la sala — non entrassero senza pagare!
Gli altri edifici, sul lato destro della via Donadoni, sono gli stessi che vediamo oggi. Anche la panetteria all’angolo c’era già: la panetteria de sior Pepi.
Dall’altro lato del cinema Vittoria, a scendere lungo la via Sette Fontane avremmo visto una casa a due piani con il negozio di un sarto. Poi una casetta ad un piano dove si trovava il negozio di un sellaio (di fronte al barbiere che c’era già quella volta: sior Giacomo) ed infine una piccola costruzione occupata dal “carboner”.
C’era poi, prima dell’incrocio con via Vittorino da Feltre, il lato di una bella villa a due piani che si affacciava con il lato principale verso piazza del Perugino e davanti un giardino a forma triangolare (la punta verso il basso) circondato da un muro di circa 2 metri e mezzo.
Una foto (ingrandimento) di questa villa e del giardino visti dal fondo di via Sette Fontane la si può ammirare nel negozio di ottica Bossi in largo Sonnino.
Alla prossima!